Educare alla salute con un laboratorio didattico su farmaci e pubblicità. Scrivere, recitare e realizzare un cortometraggio che parla di salute, ma non parla di farmaci. Oppure li prende in giro..

Molti obiettivi didattici e a livelli differenti di complessità: queste sono le caratteristiche peculiari dei nostri percorsi didattici sull’argomento farmaci. Essi si esplicano in maniera diversa nel corso dei 5 appuntamenti in classe (per un totale di 10 ore). All’inizio, approfondiamo informazioni basilari sui farmaci (principio attivo, eccipienti, effetti collaterali, effetto placebo), poi incontriamo un’importante classe di farmaci, ovvero gli antibiotici, e comprendiamo il concetto di antibioticoresistenza, così da capire il motivo per cui vanno usati con attenzione.

Nel secondo appuntamento, chiariamo quali sono i meccanismi alla base della comunicazione sponsorizzata, gli interessi in gioco, gli elementi tecnici utilizzati, e analizziamo il modo in cui vengono applicati al mondo della salute partendo dalla pubblicità televisiva dei medicinali. Guardandola assieme e facendone emergere le reali finalità, vediamo come il modo preponderante in cui in televisione si parla di salute sia tutt’altro che volto al bene delle persone, a partire dai soggetti più sensibili, ovvero i giovanissimi.

Nel terzo incontro, in gruppi divisi o in un unico gruppo, i ragazzi sono invitati a scrivere una storia che parli di un problema di salute (mal di testa, mal di denti etc.) senza parlare di farmaci, oppure enfatizzandone parodisticamente gli effetti collaterali. Prima di farlo, scegliamo assieme il problema di salute, definendolo con cause, sintomi e rimedi. Così, ripenseremo a come affrontare una malattia, al ruolo del farmaco (a volte inutile), a come prendersi cura di una persona che sta male, all’importanza ed efficacia della medicina tradizionale.

Nel quarto appuntamento, i ragazzi interpretano la storia scritta e noi li filmiamo. Recitando, si prova l’esperienza di sentire sulla propria pelle (anche per un solo secondo) cosa significa curarsi e guardare alla malattia in un modo diverso dal solito. A distanza di qualche settimana, guardando il video realizzato, i ragazzi sono invitati a comporre e leggere qualche frase scritta di getto sul tema del laboratorio. I propri pensieri e quelli degli altri aiutano a porsi nuovi interrogativi e ad immaginare nuove risposte.

E’ importante sottolineare come la realizzazione del video non sia l’obiettivo del progetto, ma uno degli strumenti didattici utilizzati. Vedendolo, rivedendolo e condividendolo sul web, i ragazzi possono associare il divertimento nel realizzarlo ad un tema difficile come il rapporto salute-malattia, facendo diventare il tutto un’esperienza coinvolgente.